"Chiunque ad un certo punto della vita mette su casa.
La parte difficile è costruire una casa del cuore.
Un posto non soltanto per dormire, ma anche per sognare.
Un posto dove crescere una famiglia con amore, un posto non per trovare riparo dal freddo,
ma un angolino tutto nostro da cui ammirare il cambiamento delle stagioni;
un posto non semplicemente dove far passare il tempo, ma dove provare gioia per il resto della vita".
Sergio Bambaren, Il guardiano del Faro.
"Il mare spesso parla con parole lontane,
dice cose che nessuno sa.
La parte difficile è costruire una casa del cuore.
Un posto non soltanto per dormire, ma anche per sognare.
Un posto dove crescere una famiglia con amore, un posto non per trovare riparo dal freddo,
ma un angolino tutto nostro da cui ammirare il cambiamento delle stagioni;
un posto non semplicemente dove far passare il tempo, ma dove provare gioia per il resto della vita".
Sergio Bambaren, Il guardiano del Faro.
"Il mare spesso parla con parole lontane,
dice cose che nessuno sa.
Soltanto quelli che conoscono l'amore possono apprendere la lezione dalle onde,
che hanno il movimento del cuore".
Romano Battaglia
Romano Battaglia
Ho chiuso gli occhi e ho immaginato. Ho visto e percepito.
Una sera dolce, d'inizio o fine estate, quando la calura non opprime, quando la brezza accarezza la pelle, come l'alito di un angelo.
Un faro, poco distante, che domina l'orizzonte, stagliandosi maestoso su un cielo percorso da poche nubi e scaldato dai toni accesi e fiabeschi del tramonto.
Il rumore, ritmico e melodioso, delle onde che si infrangono sulle scogliere e avvolgono la rena di una baia immacolata. Per udirlo basta tacere, un attimo soltanto, o accostare una conchiglia all'orecchio.
Un profumo di futuro, di speranza e di memoria.
Un aroma meraviglioso, che si origina dall'osmosi fra il legno, liso dalla salsedine; la cera delle candele racchiuse, con la loro anima di fuoco vibrante, dentro antiche lanterne; la carta consunta di libri centenari; la iuta e il pizzo, freschi di sapone di marsiglia.
L'incedere, a piedi scalzi, di una sposa e di uno sposo che si tengono per mano, costeggiando la spiaggia. Le orme dietro di loro come la scia di un amore intenso e indomabile. Lei indossa un abito in stoffa leggera, che si anima in immagini di creature fantastiche grazie al giocare del vento, e, sulle spalle, uno scialle traforato, in lana sottile, appena ingiallita, prezioso dono della propria nonna.
E ora, sognate pure, nel leggere le mie parole e nel guardare le fotografie che le seguono. Ma, subito dopo, chiudete gli occhi, anche voi.
Emma Fenu
Nessun commento:
Posta un commento